giovedì 1 gennaio 2015

IL CANTO DEL DESERTO Adele Vieri Castellano Doppia recensione

Spesso io e Foschia veniamo " accusate" di esprimere giudizi simili sui libri che leggiamo; e la maggior parte delle volte in effetti è così.   Beh....  questo libro è l' eccezione che conferma la regola, dimostrando quanto differenti in realtà siano a volte le nostre sensibilità, i nostri temperamenti e opinioni! Abbiamo voluto sottoporvi  due  pareri assai diversi sull' ultima fatica di una delle  autrici italiane che  entrambe apprezziamo maggiormente, poiché il nostro confronto in privato  ci è sembrato interessante e  costruttivo, e ognuna di noi ha difeso il suo pensiero con convinzione senza arretrare di un millimetro. Speriamo che apprezziate la nostra sincerità, che ha l' unico obiettivo di trasmettervi le emozioni da noi provate durante la lettura del romanzo, stimolando una rispettosa discussione.
   
IL CANTO DEL DESERTO
ADELE VIERI CASTELLANO  

Editore: Leggereditore
Collana: Narrativa
Genere: romance storico
Pagine: 419
Prezzo ( per il momento solo ebook) : € 4,99
Cartaceo: dal  22 gennaio 2015 € 12,00



La Trama

1871. Sylvia, divenuta vedova dopo un disastroso matrimonio, arriva in Egitto con suo padre. Per lei è un sogno che si avvera. Finalmente vedrà i luoghi mitici che conosce solo attraverso le lettere di suo fratello Adam, che da anni collabora nelle sue spedizioni archeologiche con Lord Brokenwood, il suo amore negato dell’adolescenza, ora divenuto cieco a causa di un terribile incidente.
Presto, la bellezza di Sylvia, così eterea da ricordare quella della regina Nefertiti, viene notata da Zayd Ambath, il figlio del rais. Ma lei ha altro per la testa: sta per partire per una spedizione nel deserto unica e irrinunciabile alla ricerca di quello che rimane del mitico esercito di Cambise.
Solo non si aspetta che quel mare di sabbia nasconda una pericolosa minaccia, che può mettere a rischio la sua stessa vita. Toccherà a Lord Brokenwood accorrere in suo soccorso, ma l’uomo avrà bisogno di tutto il suo coraggio, e della forza dell’amore, per salvare Sylvia dalle spire del deserto.



Opinione di Charlotte 

"Nessuno spezzerà il filo che vi lega, nessun potere avrà colui che vuole nuocere all’amore eterno"
E così ho finito anche questa ultima fatica di Adele, e come ogni  volta  all’ appagamento di una lettura indimenticabile  fa eco la malinconia di dover lasciare andare luoghi, epoche e personaggi che mi hanno ammaliata. Per me la Adele dei romance storici è inimitabile:  o la ami o la ami. Quando entri nel suo mondo, è impossibile non restare  affascinati dalle accurate ricostruzioni storiche, da personaggi carismatici, dal susseguirsi di eventi e di stati emotivi. Personalmente trovo che la Castellano sia una vera maestra che pur partendo dai canovacci tipici del romance e rispettandone gli schemi e l’ essenza, riesce immancabilmente  a creare scenari suggestivi, a  disegnare figure inedite, vicende che tengono il lettore incollato alle pagine in modo sempre nuovo e stimolante, senza mai lesinare su quel che tocca nell' intimo i temperamenti romantici: il languore, la seduzione, i dialoghi memorabili. Trovo che  questo romanzo ancor più di altri lavori dell‘ autrice  presenti sfaccettature inedite e spunti di riflessione, in virtù dell’ ambientazione esotica di fine ’ 800 che definirei  “storica ma con un occhio al progresso”:  a cavallo tra passato  e futuro, tra mondo arabo e civiltà europea, in bilico tra il tradizionale e il moderno, fra l’ anelito del nuovo e della libertà e  l’ ambiente conservatore e perbenista, tra l’ Egitto millenario  e immortale e l’ aristocrazia  inglese, istituzione ormai in declino. I  protagonisti de Il canto del deserto  sono contraddittori  come l’ epoca in cui vivono: curiosi, affamati di vita e di esperienza ma al contempo fragili e legati a  sterili convenzioni ,  e per questo motivo spesso incoerenti e alla strenua  ricerca di punti di riferimento.   Le figure femminili , Sylvia in particolare ma anche Judith, sono l’ espressione del desiderio dell’ emancipazione delle donne, osteggiato dalla società che impone loro matrimoni d’ interesse e frivolezze di ogni sorta: fiere, indomite, sincere, esploratrici del sapere che diventa strumento di espressione di sè,  nel corso della storia sfoderano gli artigli per affermare la propria autonomia di pensiero  e di azione.   Gli uomini sono magnetici, desiderabili,  brillanti, belli dentro e fuori  tra occhi di cioccolato e sfumature di sabbia, fisici ben torniti e abiti dal taglio impeccabile,  galateo da salotto e lotta per la sopravvivenza nel deserto: ma rispetto ad altri personaggi della Castellano presentano maggiori fragilità, insicurezze, drammi, indecisioni,  e più di una volta  nel corso della vicenda vengono messi in discussione e si rivelano fallibili.    
Brokenwood “ legno spezzato”è un uomo saldo e forte,  che come suggerisce il suo nome all’ inizio del libro è ridotto a pezzi dalla vita e che sta pagando la superficialità dimostrata in passato. Adam è puro  istinto messo al guinzaglio mediante atteggiamenti retrogradi .  Nulla di più facile per i due amici che trovarsi spiazzati, attratti e infine  soggiogati da donne determinate e  schiette che si discostano dall’ ideale femminile del tempo.
Posto sullo sfondo ma protagonista indiscusso con i suoi colori, forme e suggestioni,  è l’ Egitto dei mercati di stoffe  e del lusso contrapposto alla povertà degli indigeni; ma soprattutto  il paese dei templi e delle necropoli  raccontato  come    viaggio nella storia dell’ uomo e in senso lato come cammino introspettivo di scoperta di se stessi attraverso lo studio e la fruizione delle  testimonianze di una civiltà millenaria e misteriosa, estinta ma tuttora pulsante energia inspiegabile ( avete mai percepito questa sensazione visitando un museo egizio e osservando i reperti esposti? A me è successo) . Studiando e respirando  i ritrovamenti, ascoltando la voce del deserto,  passato e presente sembrano fondersi, fermare il tempo  e gettare le basi per il futuro:  guardare o toccare un resto archeologico  riporta  al fascino di un’ epoca da scoprire, a dimensioni oniriche in cui spazio e tempo, immaginazione e realtà, non hanno confini poi così delimitati.
Ancora una volta Adele ci regala un libro  sensualissimo con naturalezza e trasporto emotivo: forse ancor più che in altri romanzi,  con immancabile buongusto   l’attrazione e la complicità vengono suggeriti attraverso sguardi e impossibilità di guardare , frasi accorate e parole non dette, baci a fior di labbra e carezze più intime: in un gioco di contrasti  l’ autrice riesce a toccare nell’ animo i suoi personaggi e a far vibrare di sentimento i loro corpi rendendo sempre più affini i loro spiriti:  fino all’ irrevocabile fusione in cui  arrivano a mettersi  a nudo emotivamente ancor prima che fisicamente.
Scordatevi i film di serie B incentrati su mummie ed effetti speciali, concentratevi piuttosto sul potere evocativo dei reperti egizi, inquietanti e magnifici,  sull’ immenso vuoto del deserto che colma silenzi e distanze temporali:  inserite in questa ambientazione una vicenda entusiasmante, fatta di dialoghi arguti, scene d’ azione, tensione emozionale, seduzione giocata sul  sottile coinvolgimento dei sensi, soprattutto dei più incostistenti. Scordatevi anche la serie Roma Caput Mundi: Rufo integerrimo e invincibile non è Nicholas privilegiato e confuso; carne e sangue della Suburra vengono sostituiti da visioni e sensazioni evanescenti,  impalpabili come la sabbia; la vita pulsante viene soppiantata sovente dalla malinconia delle vestigia del passato glorioso contrapposto alle contraddizioni di un' epoca sicuramente non leggendaria.  Quello che  Il canto del deserto vi regalerà se lo leggerete in quest' ottica  è   amicizia, poesia,  amore, delicatezza, struggimento, conflitti, sogni, speranza.



AVVERTENZE

Suggerirei a chi è troppo di parte di sorvolare 
sulla mia umile (e personalissima) opinione.

1. La lettura è come un viaggio, quando si riportano le proprie impressioni, ci si rende conto che è un'esperienza troppo soggettiva, a volte può sembrare di aver letto due romanzi diversi con lo stesso titolo.
2. Chi mi segue da principio, di me dovrebbe ricordare due cose: la prima il rispetto estremo che porto a chi scrive; la seconda, l'entusiasmo ancora più estremo nel far conoscere i primi magistrali romanzi di ADELE VIERI CASTELLANO (non avrò spinto cifre di lettrici a 4 zeri a leggerla, ma a uno o due zeri di certo).
3. Punto non meno importante, ho sempre letto con rispetto tutti, e rispetto vorrei sulle mie personalissime opinioni (che in questo caso solleveranno un polverone)


Opinione di foschia75

Per me è NI

Due giorni è il tempo che ho preso per decidere se scrivere il mio punto di vista su Il canto del deserto. Chi mi conosce sa con quale amore e passione io mi sia infilata per i polverosi vicoli dell'antica Roma, per le calli maleodoranti della Serenissima, sempre con una passione sfrenata per la penna di quella che io reputo a ragion veduta, la Regina del Romance italiano. Ma questa volta... questa volta, non ho udito il canto del deserto, non sono riuscita a impolverarmi nel mercato di Luxor o ad abbeverare la mia femminile immaginazione nell'oasi. Il primo impatto emotivo ricevuto è stato proprio il non aver percepito nessun impatto emotivo. La trama c'è, e anche ben articolata, ma la virale penna dell'autrice, questa volta non ha tatuato sulla mia pelle quelle sanguigne quanto indelebili immagini alle quali mi ha abituata. Perchè? Questa è la domanda che vado ripetendomi da due giorni. I motivi sono senz'altro personalissimi, considerato che quando leggo lo faccio non solo col cuore ma anche visivamente, e in passato se penso ai due Roma, mi rendo conto di essere stata catapultata nella narrazione tra la settima e la decima riga. Qui cosa è successo? E sì che io adoro i personaggi fine british romance, se poi sullo sfondo mettiamo un panorama dal calibro "faraonico", sarei dovuta soccombere senza indugio, anche se cadendo non avrei avuto gonne fruscianti ad attutire lo svenimento. No, non ho camminato sulla sabbia, non ho cavalcato un cavallo arabo, non ho assaggiato il tè alla menta anche se non nascondo che la voglia mi sia venuta. Evidentemente non era il mio momento, e badate bene, la colpa è solo mia, se ho perso questa magistrale occasione di farmi spaccare le labbra dal cocente sole e inesorabile vento secco del deserto, anche se non nego di aver avuto l'occasione di ammirare uomini coraggiosi e "ben equipaggiati" per l'avventura, ma...
Niente ha potuto il polveroso e grande Egitto, culla di una civiltà  che ha fatto grandi cose, niente hanno potuto i personaggi tra i quali, senz'altro i secondari rubano spesso la scena per intensità emotiva ai primari. Niente hanno potuto le faraoniche tombe (e qui purtroppo mea somma culpa, è stato inevitabile non tornare con la mente schiava, alla magnificenza 3D di Roma) e ancor meno hanno aiutato le visioni della protagonista che mi hanno lasciato non poco disorientata nel finale. Ripeto, questa è la personalissima e umile sensazione che ho avuto di non essere mai entrata anima e 'core in questo romanzo e me ne dispiaccio parecchio. Ancora per giorni mi chiederò perchè Nicholas, ovvero Lord Brokenwood, ovvero Abu Ramla, non abbia fatto breccia nel mio cuore anzi, il suo destino di cornuto e mazziato mi abbia lasciato quasi insensibile alle sventure e non abbia capito le sue scelte. O ancora perchè il coraggio o forse meglio la testardaggine di Sylvia il cui passato avrebbe forgiato anche un uomo (e anche qui qualche riserva), non mi abbiano fatto tremare di aspettativa. Non lo so, penso che lo rileggerò per capire cosa mi sia successo. Ricorderò certamente il carattere di Adam e Judith personaggi secondari solo teoricamente; il modo energico di esporre il loro punto di vista, contro la nebulosa forza interiore dei protagonisti si farà ricordare. 
Mentre Charlotte scrive di lasciare fuori alcune percezioni di film di serie B, io  al contrario ho trovato alcuni passaggi che hanno acceso in me ricordi cinefili, e ho avuto quella fastidiosa sensazione per buona parte della lettura, ma per evitare spoiler non posso elencare i punti specifici.
Infine, cerco di consolarmi pensando che probabilmente sono troppo radicate in me scene di lotta nell'arena, e nella foresta germanica, che offuscano le polverose quando fulminee sparatorie nel deserto. Mi dispiace nei confronti dei miei lettori, e nei confronti dell'autrice se non sono proprio entrata nella narrazione, se non sono questa volta all'altezza di descrivere il mio giubilo e la mia schiavitù da ineguagliabile stile. Se non ho recepito vivide emozioni e sensazioni che, in passato sono state capaci di riverberarsi, come un'inesorabile onda d'urto sulla mia immaginazione.
E' stato bello e costruttivo per me, confrontarmi con la mia alter Charlotte, per una volta abbiamo trovato un libro che divide il nostro POV (so quanto questo termine la mandi in solluchero). Questo a testimoniare quanto la lettura sia soggettiva. 

L' Autrice 


Adele Vieri Castellano è nata a metà degli anni Sessanta e, dopo un lungo periodo in Francia, è tornata a Milano, dove ora vive con tre gatti e un computer portatile. E’ sempre molto impegnata tra editing, traduzioni e romanzi, ma riesce a trovare il tempo per le amiche, perché senza di loro il suo sogno non si sarebbe mai realizzato.



Per Leggereditore ha pubblicato:

la serie di romanzi storici dedicati all’antica Roma
Roma 40 d.C. Destino d’amore (rec. qui )
Roma 39 d.C. Marco Quinto Rufo (rec. qui )
Roma 42 d.C. Cuore Nemico  ( rec. qui )
 Il veneziano Il gioco dell’inganno (rec. qui )
Il canto del deserto

Per Emma Books
ha partecipato all’antologia
Gli uomini preferiscono le befane.
Implacabile  (rec. qui )
(primo romanzo della serie RS  Legio Patria Nostra)
 

DOMANI IN LIBRERIA #181 Buon Anno !!!


Come augurarvi un Buon inizio 2015, se non con la prima puntata della nostra seguitissima rubrica Domani in libreria? Tanti Auguri a tutti, per un sereno nuovo anno all'insegna delle buone letture e delle nuove amicizie che la magia dei libri saprà regalarvi! Domani preparate, trolley o ampio carrello, rompete il maialino o pensate di accendere un mutuo, perché le Case Editrici, dopo la pausa delle feste, tornano più entusiaste che mai! E noi con loro, il due Gennaio è veramente carico di uscite. Vediamo cosa ci propongono. Tra i titoli, ve ne segnalo due che potrete vedere prestissimo al cinema: Verso l'infinito (la teoria del tutto) e The water diviner.


DOMANI IN LIBRERIA

DAL 2 GENNAIO 








La nostra doppia recensione in anteprima qui
Titolo: Una più uno
Autore:  Jojo Moyes
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 376
Prezzo:  momentaneamente solo cartaceo 16.00
Trama: Jess Thomas, giovane mamma single con due figli da mantenere, fa del suo meglio per vivere dignitosamente, ma i sacrifici sono molti, specie quando non c'è nessuno che ti possa dare una mano. Suo marito se ne è andato da tempo, sua figlia Tanzie è un genietto dei numeri, ma per far fruttare il suo talento matematico c'è bisogno di un aiuto concreto. E poi c'è Nicky, un adolescente difficile come tutti i ragazzi della sua età, vittima di bullismo, che non può certo combattere da solo... La famiglia di Jess è proprio scombinata e spesso lei non sa come fare e corre dei rischi inutili, finché inaspettatamente sul suo cammino incontra Ed Nicholls, quell'antipatico uomo d'affari cui lei pulisce la casa per arrotondare. Jess e Ed non si conoscono affatto. Jess non sa che lui è travolto da una crisi profonda e che uno stupido errore gli è costato tutto, e Ed non sa fino a che punto la ragazza sia nei guai, ma entrambi sanno cosa significhi essere davvero soli e desiderano la stessa cosa. Capiscono, nonostante la loro diversità, che hanno molto da imparare l'uno dall'altra e che una più uno fa più di due. In questo suo nuovo romanzo, Jojo Moyes racconta con grande empatia una storia d'amore insolita e coinvolgente tra due persone che si incontrano in circostanze inverosimili, come solo la vita sa riservare.



Dal self alla Piemme, passando per il passaparola dei lettori!!!

Titolo: Se mi amassi
Autore: Doris J. Lorenz
Genere: New adult
Pagine: 363
Prezzo: 2.99 ebook; 12.90 cartaceo (
Trama: A pochi giorni dall'inizio del primo anno di università a Monaco di Baviera, Lene Winter non è disposta a lasciare che quel ragazzo, apparso dal nulla nel labirinto degli specchi, cambi la sua vita fatta di certezze per farla ripiombare nell'insicurezza che le ha segnato l'adolescenza. Shaun Keller, invece, desidera vincere il campionato nazionale di motociclismo, e ha bisogno di lei. Un passato nelle piste e una sensibilità innata per i motori fanno di Lene un tecnico prezioso, ma lei non vuole tornare alla vita agonistica: ha paura, da quando il padre è morto in un incidente. Shaun cercherà di farle capire che lui non è solo un ottimo pilota che attira schiere di fan, disposte a tutto pur di avvicinarlo, ma anche un tenero e appassionato amante che saprà parlare al suo cuore ferito. È stato il destino a farli incontrare, e Shaun non ha intenzione di perderla.




Titolo: La principessa e la regina
Autore; George Martin e Gardner Dozois
Genere: Fantasy
Pagine: 416
Prezzo: 10, 99 ebook; 20,00 cartaceo
Trama: "Chiamare Danza i tetri, turbolenti, sanguinosi eventi di questo periodo appare grottescamente inappropriato. Senza dubbio alcuno, il termine trae la propria origine da un qualche cantastorie. 'Morte dei Draghi' sarebbe un nome di gran lunga più sensato." Con queste parole si apre La Principessa e la Regina, il nuovo tassello nel grandioso affresco della saga di George R.R. Martin che sta incantando milioni di lettori in tutto il mondo. La vicenda si svolge circa due secoli prima della storia narrata nelle "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" e racconta la terribile guerra civile che dilaniò la famiglia Targaryen alla morte del re Viserys I. Tanto la principessa Rhaenyra, sua figlia di primo letto, quanto la regina Alicent reclamarono il Trono di Spade. La prima per sé, la seconda per il figlio, il giovanissimo principe Aegon. Il risultato fu un conflitto terribile, in cui parenti e alleati dovettero decidere con chi schierarsi. Un conflitto di una violenza senza precedenti, che vide contrapporsi fratello e sorella, draghi contro draghi. I Sette Regni di Westeros divennero il teatro di una battaglia tetra e cruenta tra le maestose creature e furono bagnati dal sangue che cadde dal cielo. Un testo di un'incredibile intensità epica che, con un tono solenne che ricorda quello usato dalle cronache antiche, illumina un'epoca mai narrata prima dello straordinario universo creato da Martin. Ma l'antologia, che ha vinto il World Fantasy Award, curata da Martin stesso assieme a Gardner Dozois (il più importante editor americano di fantasy e fantascienza), non si limita al romanzo breve di Martin: contiene anche racconti thriller, fantastici e fantascientifici di alcuni grandi autori e autrici inglesi e statunitensi, fra cui Joe R. Lansdale e Joe Abercrombie.




Titolo: Una luce improvvisa
Autore: Garth Stein
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 433
Prezzo: 6.99 ebook; 18,50 cartaceo
Trama: È un pomeriggio d'estate e Trevor Riddell è in viaggio verso Seattle con suo padre. Viaggiano in silenzio: Trevor, quattordicenne, pensa ai genitori che si stanno separando, e gli sembra una cosa impossibile. Suo padre Jones guida, e intanto pensa al proprio fallimento economico, a sua moglie che si è allontanata, e alla grande casa di famiglia, dove ora è diretto con il figlio per un motivo che conosce soltanto lui. Lì, tra le mura di Riddell House, una immensa magione nei boschi, ormai mangiata dall'edera, fatta di mille stanze, sale da ballo e salotti un tempo sempre illuminati, si è svolta la storia dei suoi avi - piena di luci e bagliori, ma anche di ombre e oscurità. Una storia che comincia con il bis-bis nonno Elijah, barone del legname, colpevole di aver sventrato le foreste americane, ai primi del '900, accumulando una fortuna immensa. E continua con i suoi figli e i figli dei suoi figli, vite splendide o spezzate, avvolte nel mistero del tempo, consumate tra errori, amori sbagliati, sogni troppo grandi. Spetterà al giovane Trevor, nella lunga, magica estate che lo aspetta, gettare luce sui misteri di Riddell House, e aiutare suo padre a riconciliarsi con il passato della sua famiglia, scoprendo che cosa ha avvelenato a poco a poco i suoi membri, per generazioni, come una maledizione.


Il romanzo ufficiale del film "The Water Diviner", l'esordio alla regia di Russell Crowe, che interpreta il protagonista. In sala dall'8 Gennaio (qui info e trailer)

Titolo: The water diviner
Autore: M. Wilson-Anastasios, A. Anastasios
Genere: Narrativa
Pagine: 318
Prezzo: 9,99 ebook; 15,90 cartaceo
Trama: Turchia, 1919. La prima guerra mondiale è finita, ma per Joshua Connor le battaglie continuano. Dalla nativa Australia, mosso da una promessa, è arrivato a Gallipoli, dove si è consumata una delle battaglie più sanguinose. Quella che gli ha portato via i suoi tre figli. La promessa, fatta alla moglie sulla sua tomba, è quella di ritrovarli e riportarli a casa, per dare loro una degna sepoltura. Joshua è un agricoltore, sa ascoltare la terra, sa trovare l'acqua nelle sue profondità - così cercherà di sentire il richiamo dei suoi ragazzi in quel luogo devastato dalla guerra. I suoi unici amici in terra straniera saranno il piccolo Orhan e la sua affascinante e infelice madre Ayshe, che gli offrono alloggio nell'albergo di famiglia, a Istanbul, allora ancora Costantinopoli. Sarà l'incontro con un ufficiale dell'esercito turco a offrirgli una svolta. Joshua scoprirà grazie a lui che il più grande dei suoi figli potrebbe essere ancora vivo. Comincia così un viaggio nel cuore dell'Anatolia - alla ricerca del figlio perduto, e della risposta alla domanda: se è ancora vivo, perché non è tornato a casa? Sullo sfondo di una Istanbul dolente e bellissima, una storia epica e travolgente. 


Dall'Autore de Storia di una ladra di libri

Titolo: Io sono il messaggero
Autore: Markus Zusak
Genere: Narrativa
Pagine: 403
Prezzo: 10,99 ebook; 17,90 cartaceo
Trama: L'esistenza di Ed Kennedy scorre tranquilla. Fino al giorno in cui diventa un eroe. Ed ha diciannove anni, una passione sfrenata per i libri, un lavoro da tassista piuttosto precario che gli permette di vivacchiare, e nessuna prospettiva per il futuro. Quando non legge, passa il tempo con gli amici giocando a carte davanti a un bicchiere di birra o porta a spasso il Portinaio, il suo cane, che beve troppo caffè e puzza anche quando è pulito. Con le donne non è particolarmente disinvolto, perché l'unica ragazza che gli interessi davvero è Audrey, la ragione per cui è rimasto in quel posto senza vie d'uscita. Capace di colpirlo al cuore con una frase: "Sei il mio migliore amico". Non serve una pallottola per uccidere un uomo, bastano le parole. Tutto sembra così tremendamente immutabile: finché il caso mette un rapinatore sulla sua strada, e Ed diventa l'eroe del giorno. Da quel momento, comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco, ognuno dei quali lo guida verso nuove memorabili imprese. E mentre Ed diventa sempre più popolare, mentre nota una luce diversa negli occhi di Audrey e la gente lo saluta per strada, inizia a domandarsi: da dove arrivano i messaggi, chi è il messaggero?



Il film sarà nelle sale italiane il 15 Gennaio (qui info e trailer))

Titolo: Verso l'infinito (la teoria del tutto)
Autore; Jane Hawking
Genere: Narrativa
Pagine: 586
Prezzo: 5.99 ebook; 19.50 cartaceo
Trama:  È il 1962 e Jane e Stephen frequentano l'università inglese di Cambridge. Lei è una ragazza vivace che palpita per i versi dei poeti spagnoli, lui un promettente studente di cosmologia, sempre perso nei suoi pensieri, alla ricerca di una spiegazione semplice e unica dell'universo. Eccentrico e bizzarro, così lo definisce Jane quando lo conosce. E le piace molto. Le loro vite scorrono separate, fino a che qualcosa non le avvicina indissolubilmente. Stephen ha solo ventun anni, l'età in cui l'immortalità è ancora l'unica ipotesi contemplata, quando riceve una diagnosi sconvolgente: una malattia degenerativa che gli lascia solo due anni di vita. È allora, con il destino alle calcagna, che i due si innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. Con Jane al fianco, Stephen combatte instancabilmente contro la malattia e intanto si butta a capofitto a studiare ciò che a lui più manca: il tempo. Grazie all'amore e alla caparbietà, i due giovani strappano giorni all'eternità, uno dopo l'altro. Mentre il corpo di Stephen è imprigionato in limiti sempre più stringenti, la sua mente continua a espandersi, fino a forzare le frontiere della fisica. Insieme, si spingono più lontano di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Forse, la formula che tiene insieme l'universo ha un solo elemento comune: l'amore.





Titolo: Le sette sorelle
Autore: Lucinda Riley
Genere: Narrativa 
Pagine: 624
Prezzo: 6.99 ebook; 9.90 cartaceo
Trama: Maia è sempre stata la più tranquilla e affidabile delle sue cinque sorelle. L'unica che è rimasta ad abitare con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. La telefonata della governante arriva, inaspettata, proprio quando lei non si trova lì: suo padre, Salt, è morto. Un uomo misterioso e affascinante che ha adottato sei bambine, in sei paesi diversi, e le ha battezzate con il nome di una stella. Un uomo del quale nessuno, nemmeno il suo avvocato e caro amico, conosce il passato. Al loro rientro ad Atlantis, le sorelle scoprono che il padre ha lasciato loro uno strano testamento, una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate. Maia sarà la prima a trovare il coraggio di decifrarle e a partire alla ricerca delle sue origini. Nel Brasile degli anni '20, Izabela Bonifacio è una donna vivace, intelligente e di rara bellezza. Il padre l'ha convinta ad accettare un matrimonio di convenienza che aprirà loro le porte dell'aristocrazia di Rio. Amica dell'architetto Heitor da Silva Costa, impegnato nella costruzione della statua del Cristo Redentore, Izabela otterrà il permesso di accompagnarlo in Europa nei mesi antecedenti il matrimonio. E sarà a Parigi che troverà il vero amore. Ma ogni scelta ha le sue conseguenze.



Titolo: Il giornalino di Gian Burrasca (illustrato)
Autore: Vamba
Genere: Narrativa per ragazzi
Pagine: 270
Prezzo: 9,99 ebook
Trama: Questa edizione è arricchita dal contributo di un grande artista, Vinicio Berti, che, con le sue tavole, dona a Gian Burrasca espressioni e colori di una vivacità senza tempo.
Ogni giorno Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, annota in un diario gli avvenimenti della sua vita e della vita della sua famiglia. Naturalmente, poiché è stato educato a non mentire mai, dice sempre la verità, anche quella che non dovrebbe o potrebbe dire, o che le sorelle e i loro fidanzati, poi mariti, non vorrebbero si sapesse. E, certo, combina un sacco di guai a causa dei quali viene chiuso nel collegio Pierpaoli, dove non solo non si educa, bensì diviene l'anima di una ribellione contro la falsa e tirannica disciplina imposta da una ridicola ma prepotente coppia di proprietari-direttori.
Il diario diviene, dunque, una satira allegra e pungente delle convenzioni, dei compromessi in politica e in religione, dei pregiudizi di una bigotta società piccolo borghese e, infine e soprattutto, di un'educazione familiare e scolastica sbagliata. Ed è anche la protesta e la rivolta di un ragazzo contro il mondo conformista e soffocante dei "grandi". Diffusa in ogni pagina del diario c'è una scintillante comicità tutta toscana.



Titolo: Percy Jackson racconta gli Dei greci
Autore: Rick Riordan
Genere: Narrativa per ragazzi
Pagine: 439
Prezzo: 9,99 ebook; 18.00 cartaceo
Trama:  Amori, passioni, eroismi, avventure, colpi di genio. Ma anche furti, bugie, pugnalate alle spalle, fratricidi e, per non farsi mandare nulla, un pizzico di cannibalismo. Gli dei della mitologia greca, si sa, hanno un caratterino imprevedibile, e nessuno meglio di Percy Jackson conosce gli esiti spesso catastrofici delle loro estrosità. Del resto un semidio ha uno sguardo privilegiato sugli abitanti dell'Olimpo e può svelarci le loro storie osando intitolarle "Tutti pazzi per Afrodite", "Dioniso conquista il mondo grazie a una bevanda rinfrescante" o "Artemide sguinzaglia il Maiale della Morte". Dissacrante e ironico come sempre, ma al tempo stesso preciso e accurato nel racconto dei miti greci più celebri, Rick Riordan torna con una guida divertentissima al Monte Olimpo e dintorni, dopo la quale ninfe, ciclopi e divinità primordiali vi sembreranno familiari come i vostri cugini. Età di lettura: da 12 anni.




Titolo: Tracce di memoria. Il mio viaggio nell'Olocausto e ritorno
Autore; Peter Lantos
Genere: Narrativa
Pagine: 304
Prezzo: 9,99 ebook
Trama:  Imparare a contare fino a dieci può essere un gioco, un piccolo esercizio da condurre insieme alla mamma, a cinque anni nella spensieratezza della propria camera. Non è lo stesso se il gioco si trasforma in una pratica di sopravvivenza, per evitare i geloni alle dita nel freddo della spianata di Bergen-Belsen, in attesa dell’appello mattutino.
Peter Lantos è ancora un bambino quando, insieme alla sua famiglia, viene prelevato dalla casa di Makó, in Ungheria, e rinchiuso prima nel ghetto della città e poi costretto a un lungo viaggio che lo condurrà al lager tedesco. Saranno gli americani a trarre Peter in salvo, ma lo stalinismo sovietico costringerà il ragazzo ad affrontare nuovamente gli stenti di una vita senza la piena libertà.
Fuggito a Londra e divenuto adulto, Peter ripercorre le tappe del suo viaggio. Dopo anni trascorsi a studiare la mente umana come neurologo, non accetta che il ricordo di quei giorni sia per lui così confuso. Ma la ricostruzione è molto difficile: i testimoni stanno morendo, i luoghi hanno cambiato geografia e aspetto.
Aggrappandosi a ogni indizio e risalendo alle origini di ogni traccia di passato, Peter ricompone i ricordi. Questo è per lui il modo di tenere viva la memoria del suo viaggio, e di restituirla a tutti noi. 






Titolo: La relazione
Autore; Andrea Camilleri
Genere: Narrativa 
Pagine: 177
Prezzo: 10,99 ebook
Trama: Mauro Assante è, prima di ogni altra cosa, un uomo serio: ha sempre lavorato con scrupolo estremo, guadagnandosi incarichi di crescente responsabilità nell'istituzione in cui presta servizio, l'authority preposta al controllo della trasparenza delle banche italiane. Si è sposato tardi, con la sola donna che sia riuscita ad aprire una breccia nel suo temperamento ombroso, e ha un figlio piccolo, che trascorre i mesi estivi con la madre, in montagna. Questa estate Mauro si trattiene in città perché gli è stato affidato il compito di stilare una relazione particolarmente delicata su di un istituto bancario che con ogni probabilità verrà commissariato in seguito alla sua ispezione. Ma proprio durante queste solitarie giornate di lavoro, nella sua prevedibile esistenza iniziano ad aprirsi minuscole crepe. Dimentica aperta la porta di casa, riceve una telefonata beffarda, si convince di essere seguito da un uomo in motorino. Soprattutto, riceve la visita di una meravigliosa ragazza che evidentemente ha sbagliato indirizzo. Strano, ci dev'essere stato un errore. Ma dalla vita di Mauro Assante gli errori erano sempre stati banditi; così come sarebbe bandito il batticuore che invece lui prova quando, poche sere dopo, rincontra per caso quella stessa ragazza bionda... L'estate avanza, le temperature aumentano, la stesura della relazione si fa più complessa e con essa l'ansia di consegnare tutto senza sbavature, senza condizionamenti. Mauro non può fare a meno di incamminarsi lungo il sentiero scivoloso di un'altra relazione: ancor più segreta, infinitamente più appassionata, terribilmente pericolosa. In un crescendo hitchcockiano di indizi, ombre, piccole crepe quotidiane che lasciano intravvedere un baratro vertiginoso, Camilleri dà vita a un romanzo ad altissima tensione, tutto giocato sul sottile confine che separa la verità dall'apparenza, la giustizia dal torto – l'onestà dalla perdizione. La relazione burocratica e quella tra un uomo e una donna finiscono per intrecciarsi, come la paura e il desiderio, in un romanzo più che mai attuale ma che è al tempo stesso la parabola senza tempo di un uomo solo di fronte a un compito più grande di lui, di un uomo onesto circondato dalla invisibile ragnatela della corruzione.





Titolo: Il mio corpo mi appartiene
Autore: Amina Sboui
Genere: Biografie
Pagine: 192
Prezzo: 8,99 ebook; 12.00 cartaceo
Trama:  La foto di Amina a seno nudo ha fatto il giro del mondo. Una ragazza tunisina di 18 anni appena si mostra così, con un messaggio tatuato sul busto: "il mio corpo mi appartiene". È il 1 marzo 2013 e Amina, mettendo la sua immagine in rete, si fa portavoce del pensiero della sua generazione, dei giovani che come lei hanno partecipato attivamente alla primavera araba: più libertà in un paese ormai in mano agli integralisti islamici. Questo gesto le costa quasi la vita: prima viene segregata dai suoi stessi genitori, scandalizzati e timorosi che le conseguenze di un atto così eclatante si ripercuotano su tutta la famiglia; poi, dopo l'adesione al movimento delle Femen, finisce in prigione. Anche da dietro le sbarre Amina continua a battersi, in difesa delle detenute sistematicamente percosse e angariate e per la liberà di espressione. Ma una volta scarcerata, proprio in ragione della notorietà che la sua figura ha acquisito nel mondo, Amina non è ancora libera. Deve lasciare il suo paese, in Tunisia non le permetteranno di studiare e la famiglia teme ritorsioni. Così Amina si rifugia a Parigi e da lì decide finalmente di raccontare la sua storia, la storia di una ragazza divenuta simbolo della protesta contro ogni forma di dittatura militare o religiosa, e anche di un sogno infranto, quello di chi, come lei, ha sperato che la primavera araba portasse la vera democrazia.