martedì 21 ottobre 2014

PIACERE, IO SONO GAUSS Silvia Tesio Recensione

Su gentile concessione dell' autrice, che ringrazio di cuore per la fiducia accordatami, ho intrapreso questa lettura pensando di avere tra le mani un libro grazioso, piacevole, "ruffiano" . In realtà Piacere, io sono Gauss è una lettura complessa nella sua immediatezza , che mi ha coinvolta emotivamente e razionalmente creando veri e propri scompensi emozionali: tra alti e bassi,  pagina dopo pagina, sono entrata nel mondo di un bambino forte e fragile, in una realtà fatta di contraddizioni, di relatività di giudizio, di punti di vista anticonvenzionali. 
 PIACERE, IO SONO GAUSS
SILVIA TESIO


Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 210
Prezzo: € 17,00
Ebook: € 9,99
Copertina rigida

La Trama:

Gauss ha dieci anni e dice sempre la verità. Tanto da cacciarsi nei pasticci almeno quanto chi non la dice proprio mai, come la sua famiglia. Una famiglia bizzarra e anticonvenzionale dove l'unica stranezza non è certo quella di aver chiamato un bambino con il cognome di un famoso matematico. Ora però Gauss ha un problema: proprio in quella casa apparentemente così aperta e anticonformista nessuno vuole parlargli di suo padre, che lui non ha mai conosciuto. La mamma evita accuratamente la faccenda e nonna Olimpia, quando si tocca l'argomento, spegne l'apparecchio acustico e si chiude in un mutismo ostinato. A peggiorare le cose, poi, ci si mette pure la sorellastra Leonora che da qualche tempo si è ammalata di adolescenza, diventando più che mai insopportabile. Gauss, tuttavia, non si rassegna: vuole che gli venga finalmente svelato il nome del suo misterioso e inafferrabile papà. Immaginare mille possibili verità lo ha stancato e ora in lui si fa urgente il bisogno di andare a cercarne una definitiva, non importa quanto nascosta, scomoda o dolorosa. Quando la famiglia si trasferisce a Casale Monferrato e Leonora si ficca in una situazione decisamente complicata, tutto precipita. In una girandola di situazioni tragicomiche, Gauss infila sul naso del lettore occhiali con lenti magiche e lo conduce attraverso pagine che si svelano come un giallo, ma che soprattutto raccontano l'universo incantato e saggio dei bambini e quello disincantato ma irrimediabilmente fragile degli adulti con grazia, intensità e irresistibile ironia. 

Opinione di Charlotte


Un libro che spiazza, graffia col sorriso, lasciando in bocca al lettore il sapore amaro del velo di innocenza infantile progressivamente sollevato,  dell' amore incondizionato dei bambini talora malriposto,   della disillusione quando la loro visione delle cose si scontra con un mondo confuso, cinico  e grigio: quello  degli adulti alle prese con le difficoltà e le amarezze quotidiane ,  con le conseguenze di accadimenti e di scelte  di vita sofferte. Una realtà   che in questo originale lavoro viene analizzata e vissuta   con gli occhi di un ragazzino  di dieci anni atipico,  curioso e intelligente, forse cresciuto troppo presto, con un peso che grava sul cuore come un macigno  e   contraddistinto da acume,   candore, purezza.  Gauss è un innocente che si destreggia come può  in un paese piemontese pettegolo e un po’ chiuso,  all' interno di un'  ingombrante  famiglia anomala, unita e protettiva a suo modo; costruita su insuccessi, su decisioni prese o subite,  ma soprattutto   sull’ amore incondizionato e la sincerità. La realtà della vita di Gauss  emerge  dalle  sue parole schiette che di primo impatto hanno  esiti  comici, ma che  in realtà  sono intrise di malinconia e di amarezza. Ed è  proprio in questo aspetto  che a mio avviso  risiedono il fascino del libro e la bravura di Silvia Tesio: nel saper coniugare una narrazione spigliata ad una progressiva presa di coscienza del protagonista e dei suoi comprimari;   nello sfoderare  senza calcare la mano   un sense of  humour a tratti grottesco;   nello strappare con facilità un sorriso dovuto alla spontaneità delle osservazioni di  un bambino disarmante, che nell’ immediatezza  e nella  logica inattaccabile dei suoi ragionamenti  si trova ad affrontare la complessità  di adulti e adolescenti  fallibili, ambigui, delusi, a volte ipocriti, spesso frastornati;  vittima suo malgrado  di una fragilità latente  che risiede  nella mancanza di una figura paterna.
Irriverente ,dissacratorio, tenero: questo è un libro nel quale si percepisce come la normalità sia una condizione relativa , come i punti di riferimento possano essere identificabili in modo anticonvenzionale ,  come il metro di giudizio possa variare da persona a persona e da un ambiente all’ altro. Gauss racconta la scuola, il doposcuola, le amicizie, le gite, le cene, e allo stesso modo i drammi, le malattie, la morte, le delusioni, i punti deboli di chi gli sta vicino;   spesso trasmettendo con parole semplici e apparentemente ingenue  riflessioni profonde  che lasciano a bocca aperta il lettore fino a pochi secondi prima divertito. Poichè il "difetto" del piccolo  Gauss è quello di essere sincero  anche quando tra i bigotti e i benpensanti è scomodo farlo, e anche quando l' onestà può assumere toni crudeli e duri:  dire la verità non significa automaticamente che gli altri siano disposti ad accettarla.
La frasi dei suoi monologhi  scaturiscono come fossero flussi di coscienza, pensieri tra se e sé , freschi e semplici ma non per questo superficiali o approssimativi: impareggiabile è l’ interpretazione  lineare ed efficace dei testi di Calvino, attraverso un linguaggio “ da piccoli” che esprime  concetti “ da grandi”.  Mediante Gauss le parole incisive e immediate  di Silvia Tesio  sono potenti strumenti per ferire, capire, reagire,  trasmettere emozioni.
In conclusione ho trovato Piacere, io sono Gauss una lettura spumeggiante, struggente e amara, ricca di spunti e di colpi di scena,  che ha lasciato il segno nel cuore.  Gauss, Azzurra, Marika, Giamma, Nonna Olimpia, Leonora sono  nomi che parlano di affetto, di sopravvivenza quotidiana, di malinconie celate, di solidarietà, di bisogno di conferme: con un occhio di riguardo alla speranza e all' aiuto reciproco in nome di un Amore libero da vincoli esterni e  di facciata.

L' Autrice




Silvia Tesio è nata nel 1970 a Torino. Laureata in Lettere moderne, lavora come copywriter pubblicitaria e si occupa di sceneggiature teatrali e televisive.Nel 2009 ha pubblicato per Sonzogno il suo primo romanzo, Te lo dico in un orecchio.
 





 

E ALLA FINE SUCCESSE QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO Sonia Laredo Recensione in anteprima

"Nel corso della mia vita, i libri mi hanno protetto dal fallimento, dalla depressione, dall'isolamento e persino dalla follia. Perciò non mi pareva strano immaginare che sarebbero venuti in mio aiuto anche per riscattarmi dal disastro e dalla povertà, arrivato il momento. Che arrivò. La povertà materiale,e soprattutto quella spirituale, che è la peggiore  di tutte le povertà possibili."

La protagonista di questo romanzo, non è una che volge gli occhi al cielo e aspetta che la soluzione arrivi dall'alto. Quando arriva il momento di sconforto, quello in cui non sai a chi rivolgerti, tocca un libro a occhi chiusi e poi lo apre una pagina a caso. E lì trova la soluzione, quel messaggio che le illumina anche la giornata più buia.
Quella di Brianda Gonzaga è la storia di una donna che vive circondata da amici "immortali" capaci di sussurrarle dalle pagine, di darle conforto nei momenti più difficili, di rendere la sua insicurezza meno dolorosa. Nel mezzo del cammin della sua vita, si ritrovò in un paesino che sembrava uscito da una fiaba, un luogo sospeso nel tempo, dove rifugiarsi dopo un fallimento che, come accade nella vita reale, la spinge a rimettere tutta la sua vita in discussione, perché solo fermandosi a cercare se stessa, potrà trovare il motivo per cui i libri vengono scritti.
Una storia d'amore e d'amicizia racchiusa in una bolla di cultura... alla ricerca di se stessi.


DAL 21 OTTOBRE IN LIBRERIA
E NEGLI STORE ONLINE

E ALLA FINE SUCCESSE 
QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO
Sonia Laredo

Traduzione di Maria Rosaria caputo
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine:  348
Prezzo: 16.00 
Ebook: 4.99
Cartonato con sovracopertina

Trama

Dopo una brillante carriera come editor, la quarantenne Brianda Gonzaga viene improvvisamente licenziata. Tutte le sue certezze crollano in un attimo, ma decide di non lasciarsi abbattere e di rifugiarsi, come ha sempre fatto, nel mondo delle possibilità infinite, quello delle storie. E dopo aver consultato gli adorati libri come un oracolo, sceglie di seguire la via che le hanno indicato: senza pensarci due volte prende un volo per il nord della Spagna, noleggia un'auto e si lancia in una nuova, sconosciuta avventura alla riscoperta di se stessa. Ma il destino ha in serbo per lei ancora grandi sorprese... Ben presto si troverà così a lavorare nella libreria di Nuba - un paesino incantato lungo il Cammino di Santiago - come braccio destro di Lorenzo, lo storico libraio che diventa subito il suo migliore amico e la sua guida spirituale. Ma anche l'amore farà capolino da dietro un angolo e sarà inatteso, travolgente e la turberà nel profondo. E alla fine... Alla fine succederà qualcosa di meraviglioso...

Opinione di foschia75

Questo è un romanzo che consiglio a chi ha letto Il risveglio dela Signorina Prim (e a tutti quelli a cui piace perdersi piacevolmente in un libro), perché per certi versi gli somiglia. C'è la storia d'amore (anche se meno platonica), ci sono citazioni di illustri e meno illustri scrittori e c'è l'isolamento in una comunità che sembra sospesa fuori dal mondo e dal tempo. Inutile ribadire quanto mi piaccia perdermi in romanzi come questo, dove cominci a leggere e come una moderna Cappuccetto Rosso o Alice nel Paese delle Meraviglie, ti perdi piacevolmente nella narrazione, ostaggio della bravura e della cultura letteraria dell'autrice. Cammina, cammina, o meglio, leggi leggi, ti rendi conto che il potere dei libri è qualcosa che viene fuori da ogni singola storia che leggi. Che ogni male interiore può trovare conforto in un libro. E' bizzarro il fatto che il paesino dove si svolge la storia, si trovi sul cammino di Santiago di Compostela, e come invece nelle giornate di Brianda di religioso non ci sia nulla o quasi. Lei trova conforto nei libri, ha l'abitudine di fare due giri su se stessa ad occhi chiusi e toccare un libro, prenderlo, aprirlo a caso e leggere, per trovare la soluzione. I libri hanno tanto da raccontare, tanto da insegnare tanto da curare, e Brianda fin da piccola, ha imparato che anche nella vita come nelle favole, c'è sempre il lupo, il principe, la strega e l'aiutante. Così arriva a Nuba, dove il tempo sembra essersi fermato, dove gli abitanti vivono giorno per giorno con la serenità e la lentezza che non esistono nelle grandi città. Qui viene attratta dalla libreria del paesino, che tra l'altro è in vendita. Rimane affascinata dal suo proprietario, Don Lorenzo, un uomo davvero carismatico, col quale sente subito un'innata affinità. sarà per via dei libri, sarà per via dell 'empatia che provano sin da subito l'una per l'altro, ma tra i due si instaura da subito un bellissimo e intenso rapporto, molto più forte che tra padre e figlia. Brianda scopre che Nuba ha tanto da darle, e si ferma a lavorare in libreria in cambio di vitto e alloggio. Non le sembra vero di continuare a lavorare in mezzo ai libri dopo aver perso il suo lavoro di editor. Ma Nuba ("La valle di Nuba godeva di un microclima che la rendeva speciale. Come nei regni incantati, che sono anche un microclima magico all'interno della realtà"), che sembra un paesino uscito da un quadro bucolico, nasconde anche dei segreti, che presto Brianda scoprirà a sue spese. Perchè tra quel numero sparuto di casette di pietra, si nascondono i lupi delle fiabe, e forse anche la strega cattiva. Ma grazie all'amicizia e all'amore, Brianda troverà il tesoro di cui tanto parla Don Lorenzo, lo stesso tesoro di cui parlano i libri. L'amore, in tutte le sue sfaccettature. 
Ma per trovare l'amore, è necessario prima trovar se stessi, sconfiggere le paure e combattere contro i lupi e le streghe. E sarà quello che Brianda affronterà ignara che, alla fine della sua fiaba l'aspetta il tesoro che tanto ha cercato. Lo stesso tesoro che gli è stato indicato dai libri, e dalla saggezza di Don Lorenzo. Un po' come i sassolini di Pollicino. Alla fine del sentiero c'è l'amore che aspetta di essere trovato, e Brianda ormai sarà pronta per riconoscere tutti i tipi di amore di cui parlano i libri e che la vita ci offre.
E' bello perdersi in storie come questa, trovare ciò che si cerca nella realtà, rendersi conto che i libri sono scrigni che possono contenere tesori, o meglio la mappa per arrivare al tesoro, quello che ognuno di noi senza saperlo sta cercando in quel momento. Ma la storia di Brianda, come tutte le favole che si rispettino... avrà il suo lieto  "e vissero felici e contenti?". 
Una lettura che tiene sospesi in una bolla di climax culturale...  alla ricerca di se stessi. Una storia d'amore che profuma di libri e fiducia nel prossimo.


L'autrice

 Sonia Laredo è lo pseudonimo di una donna che lavora nell'ambiente editoriale spagnolo e preferisce mantenere segreta la propria identità.