domenica 19 ottobre 2014

ALTHEA & OLIVER di Christina Moracho - recensione

Althea & Oliver è il libro che non ti aspetti.
Non è semplice per me parlarne perché sono talmente molteplici e contrastanti le emozioni e le sensazioni che mi ha dato che sono quasi in conflitto con me stessa. Sicuramente mi è piaciuto, anche perchè non può non piacere un libro scritto con tanto cuore e con uno stile così particolare!... Sembra quasi incredibile che questa sia l'opera d'esordio dell'autrice Christina Moracho. Ha un talento davvero raro nell'entrare nell'animo dei ragazzi che descrive e che sfiorano l'età adulta; ad intuirne le sfumature, facendole vivere e provare di riflesso ai lettori che, davanti ai propri occhi vedono - e conoscono - personaggi reali. Tanto reali, quanto fragili e imperfetti. Ma per questo, se possibile, ancora più vivi ed indimenticabili. Una lettura intensa. Quasi "politicamente scorretta" per la piega che prende il finale: tanto inaspettato quanto assolutamente ragionevole, perfetto ed inevitabile. Un pugno in pancia per la disincantata realtà che ci pone continuamente davanti; per le decisioni difficili e le scelte sbagliate che vengono prese, che sanno essere giuste come solo quelle sbagliate sanno esserlo perchè, a volte, sono proprio le scelte sbagliate a farci sentire così bene... Una vera scoperta questo libro che, sono certa, vi lascerà piacevolmente colpiti ma forse anche un po' ammaccati, come è successo a me!
Una storia dolorosamente reale sull'amicizia, la ricerca dell'identità, la malattia e l'amore. 


ALTHEA & OLIVER
di Christina Moracho


editore: De Agostini
pagine: 436
prezzo: 14,90 euro
Rilegato
eBook: 6.90 euro

Trama

Althea e Oliver si conoscono da sempre e sono amici per la pelle fin dal primo giorno di scuola. Ora, a diciassette anni, la loro amicizia potrebbe trasformarsi in qualcosa di più, e Althea lo sa. Così una sera, dopo una festa e qualche bicchiere di troppo, si abbandona a un bacio appassionato con Oliver. Ma, prima che i due amici abbiano il tempo di chiarirsi le idee, succede una cosa inaspettata: Oliver si ammala e cade in uno stato di semi-incoscienza che dura tre, lunghissime settimane. Disperata, Althea prende una decisione che rischia di compromettere per sempre il suo legame con Oliver. Quando il ragazzo lascia la città senza spiegazioni, Althea non può far altro che partire per mettersi alla ricerca del suo migliore amico. E ritrovare così anche se stessa.


Opinione di Sangueblu


Un contemporary romance young adult molto "maturo" e decisamente atipico Althea & Oliver di Chrystina Moracho. Anche se sembra seguire in un certo senso il "filone" del momento che sempre più spesso ci propone storie che abbinano dolore, perdita e malattia ad amori adolescenziali, questo romanzo scrive un nuovo "capitolo" decisamente a sé stante.
Troppo particolare; troppo caratteristico per poter trovare paragoni con altri libri o con altre storie.
Difficile parlarne, in tutta onestà, perché è talmente "grossa" la mole di informazioni e di sensazioni che fa piombare addosso, anche se paradossalmente si mandano giù con la facilità e la leggerezza di un bicchier d'acqua, che mi sento un tantino spiazzata.
Spiazzata da quanto possa essere potente e reale una storia come tante - dopo tutto innamorarsi del proprio migliore amico può capitare a tutti - da quanto possa essere semplice e al contempo da quanto possa essere difficile. Difficile per tutti, per via delle implicazioni connesse con una cosa del genere ossia il senso di appartenenza, la familiarità, la paura di rovinare le cose, di non essere corrisposti e il pericolo di perdere anche l'amicizia... - ma ancora più difficile quando è la vita stessa a metterci lo zampino. O meglio lo "zampone", visto che il problema contingente che non rovina solo una potenziale storia d'amore e/o di amicizia ma una vita stessa è un qualcosa che ha il nome di Sindrome di Kleine-Levin. Una malattia agghiacciante, che costringe le sue vittime  - per lo più maschi adolescenti - a dormire per settimane intere, restando così scollegati dal mondo e rimanendo indietro dalla vita, da sé stessi. Ammetto che leggere questa cosa non mi ha lasciato indifferente. Anzi, l'opposto. Quando pensiamo a qualcosa di brutto viene da pensare sempre a malattie mortali o degenerative ma la Moracho mi ha messa di fronte ad un'altra realtà, che non conoscevo, e che mi ha fatto riflettere: lasciar scorrere la propria vita mentre si è incoscienti - come spenti - in un letto, completamente inconsapevoli di ciò che ci avviene intorno perchè in quei rari momenti in cui ci si sveglia (per lo più per espletare bisogni fisiologici) non se ne ha ricordo e si diventa anzi persone completamente diverse da quello che si è nella realtà; non è un quasi come morire? Morire per qualche settimana, per poi continuare a vivere con la paura - che è anche una certezza - che prima o poi succederà di nuovo. Ancora e ancora... senza preavviso. Senza avvertimento. Senza chiedere "permesso".  Ci si addormenta. Si respira. Ci si spegne in un limbo letargico che non è più la realtà.
E quando si "vive" si smette di aspettare le cose, perchè si perde la certezza di essere presenti quando succederanno. Tutto diventa un grande punto interrogativo e non si ha più il potere di decidere niente.
Apparentemente senza cura.

Ma Oliver una cura la vuole. La pretende.
Non può perdere la speranza.
Perchè è un ragazzo pieno di sogni, che si sta affacciando ora alla vita e che sta cominciando adesso a capire qualcosa in più su sé stesso, su quello che vuole davvero.
Ed è per questo che decide di andare a New York, in un ospedale dove stanno facendo ricerche su dei ragazzi che soffrono il suo stesso male, lasciando tutto e tutti che per quello che lo riguarda significa Althea: la sua migliore amica da quando aveva sei anni, il suo punto di riferimento, la sua roccia, la sua perfetta controparte perché impulsiva, irrequieta e alternativa quanto lui è riflessivo, sensibile ed estroverso.  Sono un coro ad una sola voce; l'Oliver & Althea Show, che fino a quel momento è andato in onda senza interruzioni. Entrambi da questa separazione "forzata" ma necessaria ne risultano distrutti e non solo perché la distanza e la lontananza saranno difficili da superare.
Prima di tutto perchè entrambi dovranno fare i conti con le loro diversità, che ci sono, sempre più evidenti, nonostante fin da piccoli sarebbero potuti essere scambiati per gemelli. Ma anche soprattutto con i loro sentimenti e con le conseguenze delle loro azioni e dei loro sbagli. Althea si è accorta di volere qualcosa in più. Non è più semplice amicizia il legame fortissimo che sente con Oliver. Forse è amore e ciò che più spera è un evoluzione naturale del loro rapporto che sfoci in un qualcosa di più completo e totalizzante. Ma Oliver no.
Non ne è sicuro. Non si sente ancora pronto.
Almeno non è disposto ad ammetterlo il suo io "cosciente" perché l'altro sé stesso - quello che verrà definito l' es a ruota libera  commetterà un terribile errore, a causa di una mossa sbagliata di Althea. Una scelta che spezzerà qualcosa. Che rovinerà tutto. Che cambierà le cose ma anche loro stessi.
Che li farà intraprendere un percorso in cui impareranno a conoscersi e ad immaginare un futuro diverso. Che li renderà meno dipendenti l'uno dall'altro. Più consapevoli. Più maturi. Più grandi.

"E' come se fossimo le due facce della stessa medaglia,
ed io non sapessi quale delle due sono io".

Tristezza, dolcezza, malinconia.
Una storia che si farò scordare difficilmente e che ci insegna che, nonostante anche quando desideriamo tanto intensamente una cosa questa non si realizza, nonostante i nostri sforzi, bisogna comunque - sempre - andare avanti perché solo andando avanti si può guardare cosa il futuro ha in serbo per noi.


L'Autrice


Nata a New York ha ricevuto il MFA in narrativa al Brooklyn College dove il primo capitolo di Althea & Oliver ha vinto un premio assegnato da un autore affermato come Jim Shepard. E' stata una ricercatrice alla fondazione Helen Wurlizer di Taos, nel New Mexico. Vive a Red Hook, Brooklyn. Althea e Oliver è il suo primo romanzo.

IL MIO SBAGLIO PREFERITO Chelsea M. Cameron Recensione

Ogni tanto fa bene variare la propria dieta letteraria, non si vive di solo Romance anche se in tutte le sue sfumature (odio usare questa parola ma rende l'idea!), o di solo Young adult. Il vero lettore è onnivoro, sempre alla ricerca di qualcosa di diverso da quello appena letto. Così quando ho ricevuto il primo New Adult della Harlequin Mondadori (che ringrazio tanto), non mi è sembrato vero di immergermi dopo tantissimo tempo in questo genere che, o si ama o si odia. Già alla terza pagina ero dentro fino la collo in balia dei protagonisti e del forte carattere che li precede. Insomma, mi ha trovato impreparata a quello che ritengo un new adult assolutamente da leggere e che per i contenuti, ho trovato anche più bello e intenso di Uno splendido disastro (che purtroppo, ormai sta come Le cinquanta sfumature al resto del romance erotico). Saranno contente le lettrici che amano il genere (e credetemi non hanno tutte tra i venti e trent'anni, ma qualcuno di più come la sottoscritta!). Lo consiglio a tutte le romantiche in cerca di due personaggi capaci di amarsi anche senza soccombere l'uno all'altro.


DAL 14 OTTOBRE IN LIBRERIA
E SUGLI STORE ONLINE


"Amarti è lo sbaglio migliore che io abbia mai fatto"

IL MIO SBAGLIO PREFERITO
Chelsea M. Cameron

Traduzione di:
Editore: Harlequin Mondadori
Collana: hm
Genere: New adult
Pagine: 396
Prezzo: 14.90
Ebook: 6.99
Cartonato con sovracopertina


Trama

Due segreti.
Una scommessa.
Chi cederà per primo?

Fin dal loro primo incontro, Taylor Caldwell non sa se desidera baciare o prendere a pugni Hunter Zaccadelli, il suo nuovo coinquilino. Da una parte Hunter è un affascinante ragazzo dagli occhi blu, irresistibile e pieno di charme. Dall'altra è il tipico bad boy, con la chitarra sempre in mano e il corpo coperto di tatuaggi. Forse è per questo motivo che Taylor ha paura di innamorarsi di lui, non vuole restare scottata e quindi è necessario che Hunter se ne vada... prima che sia troppo tardi.
Anche Hunter ha avuto le sue delusioni e i suoi dolori nel passato, ma Taylor ha una risata così sexy e inoltre non gliene fa passare una liscia! Insomma non può darsi per vinto facilmente e le propone una scommessa: se lei riuscirà a convincerlo che lo odia o lo ama sul serio, lui se ne andrà dall'appartamento, lasciandola finalmente in pace.
Ma quando il passato riemerge all'improvviso Taylor deve decidere: fidarsi di Hunter confidandogli il suo segreto più nascosto o fare tutto il possibile per vincere la scommessa e allontanarlo per sempre.


Opinione di foschia75



Sono entusiasta di questo romanzo
Colpita dritta al cuore

Non sono una divoratrice di New adult, così quando ho ricevuto questo inaspettato (ma graditissimo!) regalo ho colto l'occasione per cambiare un po' genere, anche se non è il primo che leggo. Forse l'infarinatura che ho, mi ha aiutato ad apprezzarlo di più, perché non sono riuscita ad evitare il confronto con Uno splendido disastro (primo new adult che ho letto) della McGuire, trovando questo molto più profondo per carattere e passato traumatico dei personaggi. Il New adult è un genere nato per lettori tra i 18 e i 26 anni, ma credo che questo romanzo sia adatto anche alle mamme (io vado per i quaranta), perchè affronta con toccante intensità, argomenti come il suicidio e la violenza sessuale. Sarà che situazioni del genere affrontate da adolescenti, mi hanno colpito molto più del gioco d'azzardo e delle risse clandestine. Ma non è stato solo questo, quello che arriva dritto al cuore (anche se ogni tanto qualche eccesso melenso ci può essere), sono le emozioni e i sentimenti contrastanti dei protagonisti. Soprattutto quelli di Hunter Zaccadelli, che ho trovato diverso dai cliché del genere. Si potrebbe dire a un primo sguardo, che i pantaloni, in questa storia li porti lei, Taylor Caldewll, ragazza emotivamente problematica. Due giovani studenti al primo anno di college, due segreti da custodire, una camera da condividere contro la propria volontà... Sia Hunter che Taylor hanno un passato davvero duro, e ancora dopo anni di terapia non ne sono usciti. Il mio sbaglio preferito è un romanzo che ti prende in contropiede, perchè ti aspetti due personaggi stereotipati, e invece ti trovi davanti a un personaggio maschile dolcissimo nonostante il  passato potesse renderlo bello e dannato,  e un personaggio femminile forte e scostante, atteggiamento che ti aspetteresti da un ragazzo. Questa inversione di tendenza mi ha ammaliato, incollandomi alle pagine, per il puro piacere di conoscere più a fondo la personalità di Hunter e Taylor. Il mio interesse non è stato attratto dal sesso o dalle effusioni, bensì dalla tempesta interiore che imperversa in ognuno di loro anche se in modo diverso. Hunter è stato segnato da una tragedia che lo porta a cercare l'amore e la vicinanza fisica di una donna. Taylor invece tutto il contrario, non sopporta il contatto fisico, perchè non ha mai superato quello che le è successo quando aveva dodici anni, e anche i rapporti con l'altro sesso non sono mai stati approfonditi, per colpa dei fantasmi del passato. 
Tutto comincia con uno sbaglio di tipo logistico, che costringe i due ad una convivenza forzata. Poi una scommessa nata per gioco. Due segreti da confessare per potersi accettare l'un l'altro. Un finale possibile solo se sarà l'odio o l'amore a vincere. 
Il loro incontro è qualcosa di veramente potente, intenso e allo stesso tempo ironico, perchè Taylor farà valere il suo diritto allo spazio dopo appena pochi minuti essersi presentati. Hunter ha un modo tutto suo di approcciare con chi gli sta davanti, ma Taylor non approva la cosa. Le presentazioni avvengono in modo un po' diverso dalla canonica stretta di mano. sarà quello il momento in cui il destino deciderà di dare loro la possibilità di superare il passato, lasciare alle spalle ciò che li ha "danneggiati" dentro e aprirsi finalmente all'altro.
Taylor è una ragazza molto riservata, ma allo stesso tempo  curiosa e, anche se dichiara apertamente guerra e odio a Hunter, dentro se (ma non lo ammetterebbe mai) comincia a nutrire curiosità e interesse verso quel compagno di stanza invadente, indisponente e tremendamente sexy. Quello capace di farti arrabbiare e diventare violenta, ma anche di scioglierti come burro con uno sguardo o una canzone accompagnata dalla chitarra.
Di Hunter potrei parlare per giorni. Mi ha stregato, trovato impreparata, perchè mi aspettavo il bello e dannato (in effetti ha entrambe le caratteristiche), quello dispettoso e scostante,  e invece trovo un ragazzo che compone canzoni d'amore, trova tutti i modi per far sentire a suo agio Taylor, è educato e gentile con tutti, adora la sua cuginetta e gli zii che lo hanno cresciuto. Potrebbe avere tutto il diritto di essere odioso, e invece è un ragazzo che molte madri vorrebbero per le loro figlie, anche se non sanno che tipo di trauma abbia dovuto subire ad appena undici anni. Quello che la Cameron è riuscita a fare, è stato introdurre argomenti forti come la violenza sessuale e l'omicidio/suicidio, con una intensità e pacatezza spiazzanti. Plasmando personaggi dotati di una forza interiore encomiabile, che hanno sviluppato una corazza e l'esigenza di voler amare ed essere riamati senza estremizzazioni psicologiche a danno di terzi. Insomma si può essere belli e dannati anche senza  arrivare a farsi del male o farne a chi ci sta intorno. 
In questo bellissimo romanzo, non sono lasciati al caso neanche gli affetti e i rapporti familiari, l'amicizia e la solidarietà. Una storia che consiglio alle amanti del genere e anche a quelle che come me ne leggono uno ogni tanto, forse potrebbero essere proprio quelle che lo apprezzeranno maggiormente.
Ci sono dei momenti in cui il silenzio è valso più di mille parole, un gesto è valso più di una dichiarazione, e una canzone più di un bacio. Una storia d'amore capace di commuovere e colpire dritto al cuore anche le over 25.  
Per quelle che come me lo troveranno irresistibile, sappiate che a Febbraio, avremo il seguito!!!



L'autrice


Chelsea M. Cameron è Americana, originaria del Maine,  giovane scrittrice di NA/YA, autrice bestseller nelle classifiche di New York Times e USA Today. È fan di Jane Austen e delle sorelle Brontё, amante della red velvet cake, consumatrice ossessiva di tè, vegetariana, con un passato da cheerleader.
Quando non scrive le piace cantare in macchina e twittare. Dopo la laurea in giornalismo, si è dedicata alla scrittura e a raccontare le storie dei personaggi che abitano la sua fantasia.
Ha un sito Internet www.chelseamcameron.com, una pagina Facebook e la si può seguire anche su Twitter @chel_c_cam.
Il mio sbaglio preferito nasce come romanzo self publishing notato da quella che è oggi la sua agente Kim Whalen che le ha fatto firmare il contratto con Harlequin


Ringrazio la Harlequin per avermi dato la possibilità di leggere Il mio sbaglio preferito, e la ringrazio anche per aver deciso di inaugurare la collana New adult. Fate un gran bel lavoro e delle ottime scelte editoriali.