mercoledì 5 marzo 2014

LA RAGAZZA CHE HAI LASCIATO di Jojo Moyes Anteprima

Ormai il conto alla rovescia sta per avere inizio, e a breve potremo gustarci il nuovo romanzo dell’ autrice che con intelligenza e sensibilità non comuni ha suscitato  commozione e ha lasciato il segno con l’ amaro e indimenticabile Io prima di te: una lettura che molti annoverano  fra le più  sorprendenti e tormentose  affrontate del 2013. Con queste premesse le aspettative  su La ragazza che hai lasciato sono comprensibilmente molto alte: la curiosità peraltro è stata solleticata a gennaio con la promettente novella prequel  Luna di miele a Parigi , nella quale sono stati introdotti con incisività i due personaggi femminili del romanzo.  Le loro vicende  si sono sviluppate in due epoche diverse con due registri completamente differenti, fino a congiungersi idealmente  mediante un quadro: lo stesso che diventa filo conduttore del romanzo La ragazza che hai lasciato




DAL 18 MARZO IN LIBRERIA



  LA RAGAZZA CHE HAI LASCIATO
di Jojo Moyes
 



editore:Mondadori
collana: Omnibus
genere: Narrativa contemporanea
pagine: 300
prezzo: 16.00 euro
Brossura



La trama
Il romanzo racconta la storia di Sophie, nel 1917 e di Liv, ai giorni nostri, le cui vite sono unite nel corso del secolo da un quadro misterioso. Francia, 1917. Sophie sposa il pittore Lefevre, allievo di Matisse, che parte per il fronte allo scoppio della Guerra. La donna ritorna a St Peronne occupato dai tedeschi e aiuta le famiglie in difficoltà, suscitando l'ammirazione del locale comandante delle truppe tedesche. Quando giunge la notizia che suo marito è stato catturato, Sophie chiede aiuto al comandante offrendogli in cambio un bellissimo quadro fatto dal marito che la ritrae da ragazza, intitolato "La ragazza che hai lasciato", che il tedesco ammirava da tempo. La sua proposta viene però fraintesa dall'uomo che crede che Sophie si proponga come amante e s'infuria. Il giorno dopo Sophie viene arrestata e portata in un campo di lavoro. Riuscirà a riunirsi al suo amato? Parallelamente a questa vicenda si svolge la storia di Liv, che a soli 30 anni vive l'esperienza dolorosissima della morte del marito. Ma ad un certo punto incontra Paul e tra i due scatta un certo feeling. L'uomo lavora per una società che si occupa di rintracciare opere d'arte scomparse e trafugate durante la guerra e proprio a casa di Liv vede il quadro che stava cercando da tempo, quello appartenuto un secolo prima a Sophie, che il marito di Liv le ha regalato per le nozze. Una serie di fraintendimenti porta i due a separarsi malamente. Cosa succederà tra di loro? E cosa ne sarà del dipinto?


Opinione di Charlotte

sul prequel Luna di miele a Parigi
 
Devo ammettere che dopo aver letto la novella questa trama mi ha spiazzata: Luna di miele a Parigi narrava il tormento di due storie d’ amore passionali e proprio per questo non semplici da gestire. Sophie e Liv qualche anno prima dei fatti narrati in La ragazza che hai lasciato si trovavano entrambe nella condizione di  dover imparare a gestire le problematiche scaturite da un matrimonio dettato dallo slancio emotivo, ognuna con il suo marito complesso:  la francese Sophie negli anni antecedenti la Grande Guerra, alle prese  con il sanguigno e carismatico artista Édouard Lefevre stimato dagli uomini e conteso dalle  donne; la britannica Liv nel ventunesimo secolo, coniugata ad un  brillante ed ambizioso architetto che da quando era arrivato a Parigi sembrava essere indifferente  al fascino della moglie e della Ville Lumière. La trama di La ragazza che hai lasciato anticipa problematiche e situazioni ben più drammatiche e difficili da affrontare, strettamente vincolate alla Storia,  in cui passato e presente di intrecciano dando luogo a una concatenazione di avvenimenti. Sono davvero curiosa di capire come si svilupperà questo romanzo, cosa riserverà il destino alle due protagoniste e quale sarà il ruolo giocato nella vicenda dal quadro di Lefevre: non resta che attendere il 18 marzo per ottenere le risposte, fiduciosi di avere per le mani un libro che saprà suscitare emozioni intense.  


La Serie
1 - Honeymoon in Paris ( Luna di miele a Parigi - Mondadori 2014)
2 -The Girl You Left Behind ( La ragazza che hai lasciato - Mondadori 2014)


L' Autrice
Jojo Moyes (1969) è nata e cresciuta a Londra.
Scrittrice e giornalista, ha lavorato all'«Independent» per dieci anni prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Attualmente è una delle più affermate scrittrici in Inghilterra e i suoi romanzi sono sempre in testa alle classifiche. Grande successo di critica e di pubblico ha riscosso anche in Italia Io prima di te, che in Inghilterra è risultato il libro più votato nella storia del "Richard and Judy Book Club".

CONTEST MASCHERE.. ALL' OPERA La Vincitrice



Cari lettori, sono terminati il Carnevale e il Contest!!! La Quaresima inizia sotto buoni auspici per uno di voi, che si è aggiudicato una copia cartacea del  suggestivo e accattivante romanzo Il cuore e la maschera di Daniela Iannuzzi. Di seguito alcune parole dell’ Autrice che è rimasta impressionata  dalla qualità dei lavori inviati. Ci uniamo a lei nel ringraziare i partecipanti e nel complimentarci con loro, e rinnoviamo il nostro apprezzamento a Daniela Iannuzzi , alle sue doti di scrittrice e al suo romanzo davvero ben riuscito,  del quale riabadiamo caldamente il consiglio di lettura! 



La parola a Daniela Iannuzzi 

Anche questo contest è giunto al termine. Colgo l'occasione per ringraziare tutto lo staff del blog Sognando tra le Righe, per avermi dato questa opportunità e in particolar modo  Charlotte. Ringrazio tutte le ragazze che hanno partecipato a questa avventura, spero vi siate divertite. È stato difficile, per me, scegliere un solo racconto perché erano davvero tutti belli. Purtroppo può esserci un solo vincitore, ma sappiate,  non mi avete reso facile la scelta. Vi ringrazio nuovamente e spero che la mia storia vi sia piaciuta. Grazie mille.”

AND THE WINNER IS….. MARCY!!!!!!!!! 


Ecco il suo racconto: gustiamocelo!!  

“ Non sapeva cosa rispondere, e fuggire via come una lepre impaurita non le sembrava proprio la maniera più opportuna per uscire di scena.
Non bastava il fatto che quell’uomo la innervosisse al punto da tremare come una foglia, ogni parte di lei era propense a buttarcisi tra le braccia senza pensarci due volte.
‘’Non credo sia il caso’’ mormorò, senza guardarlo negli occhi troppo a lungo.
‘’Suvvia, è solo un ballo che vi sto chiedendo’’
Il viso dell’uomo si avvicinò a quello di Leah, piegando leggermente gli angoli delle labbra verso l’alto, in un mezzo sorriso distorto.
Non capiva cosa ci fosse di strano in quel volto, ma qualcosa di diverso lo vedeva, eppure non riusciva a comprendere di cosa si trattasse. Qualcosa di tremendo, di questo ne era convinta.
Il cervello di Leah era ormai fuori uso, come se ci fosse stato un black-out improvviso, e il luogo, le maschere e la musica sicuramente non aiutavano il momento.I secondi passarono, ma lo sguardo dell’uomo non demordeva dalla sua decisione di portarla in pista.
‘’D’accordo’’ si arrese in fine la giovane, afferrando la mano dello sconosciuto.
Al loro fianco, le coppie piroettavano con disinvoltura quel ballo lento e morbido, a passo con la musica.
L’uomo contò mentalmente il tempo, prima di cominciare a muoversi a ritmo delle note che riecheggiavano nella sala, prendendo Leah tra le braccia. Non si toccavano nemmeno. I loro corpi stavano vicini, ma a debita distanza. Eppure, il modo in cui lo sconosciuto teneva il braccio attorno al busto di Leah, la riusciva a mandare in visibilio. In pochi secondi tutto ciò che li circondavano sparì nel nulla, i contorni si dissolsero nell’ombra sino a lasciare loro due da soli, in quell’enorme pista.
I piedi strisciavano fluidi sul pavimento, sicuramente non per la bravura della cameriera, e su quel palco di danzatori, loro sembravano volare. Pareva che non toccassero terra nemmeno per un istante.
Si scambiavano sguardi furtivi, si tenevano stretti, ma non troppo. Sembrava che in quell’istante stessero facendo più di quanto si potesse credere. Era come aver trovato qualcosa che si cercava da tempo, il pezzo mancante del puzzle che non sapevi nemmeno di aver perso.
‘’Quale è il vostro segreto?’’ la voce dell’uomo era così bassa, che all’inizio Leah pensava di essersi immaginata quella domanda.
‘’Scusi?’’ chiese, voltando appena il viso per poterlo guardare.
‘’Vi ho chiesto, quale è il vostro segreto. Cosa nascondete dietro quegli occhi impenetrabili?’’ l’uomo scandì le parole, senza smettere di guardare Leah dritto negli occhi.
L’ansia che aveva prima tornò, attanagliandole lo stomaco. Il sogno svanì, e tutto ritornò come prima.
‘’I miei occhi, dite?’’ chiese Leah, mordendosi il labbro inferiore ‘’I miei occhi nascondono tutto e niente. Un passato doloroso che si cerca di dimenticare ed un futuro che mette i brividi’’
Non sapeva nemmeno lei da dove fosse saltata fuori quella frase, eppure qualcosa le diceva che poteva liberamente mostrarsi a lui, dopo tanto tempo di silenzio.
Lo sconosciuto sembrò pensarci su, soppesando il peso di ogni parola che era uscita dalle labbra della giovane.
‘’Parole molto poetiche’’
‘’Sincere’’  lo corresse Leah, sorridendo a labbra strette.
‘’Vi sto osservando da un po’, non vi siete ambientate molto bene’’
‘’Strano, io non vi ho mai visto in giro’’ rispose di getto, senza pensarci.
Un sorriso gli increspò le labbra ‘’Preferisco starmene nell’ombra. Non vado pazzo per le persone’’ i suoi occhi la scrutarono, e per un attimo Leah fu convinta che gli potessero leggere dentro. Non ebbe tempo di pensare, perché le sue braccia forti le strinsero la base della schiena, obbligandola a fare un casquet inaspettato che le mozzò il respiro.
Non appena Leah tornò in posizione, si trovò a pochi millimetri dal volto dell’uomo.
‘’E, a quanto pare, neanche a voi’’ aggiunse, troppo vicino alle sue labbra.
Leah aprì più volte la bocca, cercando qualcosa da dire, ma non riuscì ad articolare la frase quindi finì con lo starsene in silenzio.
Si guardano negli occhi per pochi secondi, che a Leah sembrarono i più lunghi della sua vita.‘’Scusatemi,  ho bisogno d’aria’’ fece un leggero inchino, e scappò via, proprio come si era ripromessa di non fare.
Quello sguardo, quelle labbra, quella maschera su gran parte del viso. Quel corpo a contatto col suo. Quell’uomo faceva trasparire inquietudine da tutti i pori, ed era proprio questo che sentiva Leah in questo momento. Mentre il cuore le batteva a mille e il corpo fremeva sotto gli abiti d’un tratto troppo stretti e pesanti.
Percorse in fretta il lungo corridoio pieno di ornamenti, fino a trovare uno dei tanti balconcini che davano sull’esterno del teatro. Quando aprì l’enorme porta-finestra, l’aria frizzante della sera la investì come un uragano.
Respirò a pieni polmoni, cercando di far regolarizzare il respiro. Si sentiva come se fosse stata catapultata in un altro universo per una manciata di minuti, e adesso fosse stata sputata fuori con troppa violenza. Non capiva come quella breve conversazione poesse averla turbata tanto. Come quell’uomo potesse averla sconvolta in quella maniera.
Quell’uomo che non aveva mai visto in vita sua, sembrava conoscerla meglio di chiunque altro. Ma cosa lo contraddistingueva da tutti gli altri? Come era possibile che un perfetto sconosciuto riuscisse a  cogliere al volo ciò che sentiva?
I suoi occhi, ecco la chiave di tutto. I suoi occhi che la guardavano con curiosità, con sete di sapere.  Divorandola, cercando di comprenderla, senza dire una parola.
Qualcosa nei suoi occhi la turbava, non perché fossero primi occhi che la guardavano davvero. Non perché fosse il primo uomo che non stava semplicemente a vederla, ma cercava di conoscerla.
No, c’era qualcosa di diverso in quelle iridi profonde e piene di storia.
C’era qualcosa che le facevano tremare le gambe, ma allo stesso tempo riuscivano a confortarla.
Qualcosa che poche persone possono capire.
‘’Non volevo spaventarla, con il discorso di prima’’ la voce di un uomo alle sue spalle la fece sussultare, facendole scappare un gridolino.
‘’N-non mi ha spaventata’’ balbettò Leah, portandosi una mano sul cuore, cercando di non dare a vedere lo spavento appena preso.
Guarda negli occhi quell’uomo che si trova a troppa poca distanza dal suo corpo e capisce cosa nasconde il suo sguardo tanto simile al proprio: solitudine.”

COMPLIMENTI A MARCY E...
ARRIVEDERCI AL PROSSIMO CONTEST!!!!