venerdì 22 marzo 2013

Speciale aspettando GABRIEL'S INFERNO Sylvain Reynard Quarta puntata

Quarta puntata: Ci sono domande?


Cari lettori,
spero la grande curiosità che avvolge la tormentata storia del Professor Gabriel Owen Emerson, vi abbia spinto a leggere le prime venti pagine messe a disposizione dalla NORD 
a questo indirizzo:
 
 
Nella scorsa puntata, vi avevo parlato del legame tra la figura del Sommo Poeta, e quella del professore universitario di Toronto. Il legame che legò Dante alla sua musa ispiratrice, il suo senso di inadeguatezza, e il suo viaggio all' Inferno. Viaggio che allegoricamente compirà il nostro sexy quanto scostante docente esperto della Divina Commedia, non senza trascinare con sé la virtuosa studentessa Julianne Mitchell.  Nel romanzo ci sono molti riferimenti ad artisti famosi, come per esempio Henry Holiday, Sandro Botticelli, Rodin.
 
 
 
 
Il bacio di Rodin
 
 
Gabriel trasse un respiro profondo.
"Domani verrò scacciato dal Paradiso, Beatrice. La nostra unica speranza è che tu riesca a ritrovarmi. Cercami all' inferno". 
Lentamente, la fece ruotare sulla schiena, appoggiò le mani accanto ai suoi fianchi e si sollevò, restando sospeso sopra di lei. A occhi sgranati, lei fissò il suo sguardo intenso, struggente, che la frugava nel profondo dell' anima. Poi sentì di nuovo le sue labbra sulla bocca...
 
 Un piccolo assaggio da Gabriel's inferno. Tentazione e castigo.
 
 
La notizia bomba di questa puntata è che,  nelle prossime due settimane la NORD, raccoglierà le domande dei lettori che hanno "assaggiato" il romanzo attraverso il prologo, per preparare
un' intervista con Sylvain Reynard che ha accettato di promuovere il romanzo in Italia.
 
Allora cari lettori, avete già qualche domanda la cui risposta possa placare la vostra curiosità?
Potete lasciarci le vostre domande, noi le gireremo all' Ufficio stampa della NORD  durante i prossimi dieci giorni.
 
 
Qualche notizia su Sylvain Reynard
 
Mi interessa il modo in cui la letteratura può aiutarci ad esplorare aspetti della condizione umana - in particolare la sofferenza, il sesso, l'amore, la fede, e la redenzione. Le mie storie preferite sono quelle in cui un personaggio compie un viaggio, o un viaggio fisico in un posto nuovo ed eccitante, o un viaggio personale in cui lui o lei impara qualcosa di se stesso/a.
Sono anche interessato a come elementi estetici come l'arte, l'architettura e la musica possono  essere usati per raccontare una storia o per illuminare i tratti di un carattere particolare. Nella mia scrittura, cerco di combinare tutti questi elementi con i temi di redenzione, di perdono, e il potere di trasformazione del bene.
 
Aggiungo che l'autore è molto impegnato nel sociale, e che sta lavorando insieme ad una autrice, ad un romanzo i cui proventi saranno devoluti in beneficienza
 
 
 
Va bene..... non resisto! Vi lascio un altro intrigante passaggio, per inumidire (o seccare del tutto) le vostre papille gustative romance....
 
<Io perdo facilmente la pazienza, Miss Mitchell. Ho un pessimo carattere. Quando mi arrabbio, non riesco a controllarmi e so di essere piuttosto aggressivo>.
A quelle parole, lei sgranò gli occhi e aprì la bocca, ma non proferì parola.
< E perdere le staffe con una persona come lei sarebbe... deleterio. Molto dannoso per entrambi.>
Era la verità, ma la colpì dritta al cuore e le s'impresse a fuoco nella mente.
<L' ira è uno dei sette vizi capitali>, osservò lei, girandosi a guardare fuori dal finestrino nel tentativo di alleviare il bruciore che provava dentro.
Lui fece una risata amara. < Posso vantarli tutti e sette. Non stia a contare. Superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola e lussuria>.
Lei sollevò un sopracciglio, ma senza voltarsi. < Sinceramente, ne dubito>.
< Non può capire. Lei attira i contrattempi come una calamita, Miss Mitchell. Io i peccati.>
A quel punto, lei si voltò. Lui le sorrise, con aria rassegnata e lei lo ricambiò con uno sguardo comprensivo.
<Gli esseri umani non attraggono i peccati, professore. Li commettono>.
< Non in base alla mia esperienza. Il peccato riesce a snidarmi anche quando in non lo sto cercando. E trovo difficile resistere alle tentazioni>.
Le scoccò un' occhiata, poi tornò a concentrarsi sulla strada..
 
 
 
 
 
 
 

SOLO ANDATA Annalisa De Simone Recensione

Questa è una di quelle volte, in cui la scelta del titolo è dettata dal mio sesto senso di lettrice.... non me lo ha consigliato nessuno, non ho cercato notizie in giro. Devo giusto ringraziare Katia e la Dalai perché assecondano sempre le mie richieste. Insomma ho sentito forte il richiamo verso il romanzo d'esordio di Annalisa De Simone, e chi ci segue sa quanto sosteniamo col cuore gli esordienti italiani.  Non so perchè ma sento una irresistibile attrazione per spaccati di vite tormentate e frustrate da scelte sbagliate. SOLO ANDATA è un concentrato di incontri e scontri difficili da dimenticare. Il titolo poi è quanto di più appropriato si potesse scegliere per descrivere la direzione delle vite dei protagonisti di questa tormentata quanto attraente storia.
 
 
SOLO ANDATA
di Annalisa De Simone
 
 

Editore:  Dalai
Collana: Pepe rosa
Pagine: 190
Prezzo: 12.90
Brossura
 
 
 
Trama
 
A Parigi, Edo incontra la propria ossessione. Si chiama Anne. Fa la gallerista, ha gli occhi viola e il suo corpo sillaba la parola bellezza in ogni tratto. Da subito, Edo sente di non poter fare a meno di lei. Non importa che Anne sia una donna sfuggente, fragile, capricciosa; la dipendenza da lei, e dalla vita sregolata che conduce, lo paralizza per dieci lunghi anni. Dopo varie cadute, trova la forza di lasciarla, lo fa «con quel coraggio che, in fondo, è solo disperazione». Si sposa con una donna mansueta, Camille. Ha un figlio, scrive un romanzo che diventa un bestseller, subisce la carenza, inganna il tempo.
Ma Anne busserà di nuovo alla vita di Edo, costringendolo a fare i conti con il passato e con un presente che non lo soddisfa.
 
 
Opinione
 
 
Per essere un romanzo d'esordio, non solo è scritto bene, ma affronta temi davvero impegnativi.
 I miei più sinceri complimenti vanno all' autrice, che ha saputo raccontare l' incrociarsi di più esistenze, il loro orbitare intorno alla stella centrale e, spinti da una "forza centripeta" girare intorno al suo cuore, senza riuscire a toccarlo.
Edoardo Orsini è il protagonista indiscusso di questa travagliata storia, e intorno alla sua esistenza ruotano tre donne con orbite diverse, dalla più vicina Anne, l'unica che goda del suo calore e del suo amore, ma la più inadatta a renderlo felice; Camille la moglie non corrisposta, sposata per circostanza e sopportata per abitudine e, infine Daphne che orbita perifericamente nella vita di Edo, portando brevi momenti di lucidità nella sua vita altresì sospesa nel limbo dell' apatia, quello standbye dello scrittore, che per lui dura da diversi mesi. Ma il più profondo malessere, è sopito da sette anni sotto le ceneri di un matrimonio di ripiego, scelto come via più semplice rispetto all' amore vero che lo destabilizza. Camille è la stazione, il porto sicuro, Anne è un treno in corsa senza macchinista, un mare in tempesta. L'amore e la passione si chiamano Anne, l' amicizia e la circostanza si chiamano Camille. Quel senso di vuoto che lo coglie adesso, dopo i quarant'anni, è qualcosa di insoluto, che si riversa negativamente sulla sua professione di scrittore. Le giornate passano una uguale all'altra, il tempo scorre come l'acqua di un temporale.... una direzione.... SOLO ANDATA...
Ma se la donna che popola i suoi pensieri e i suoi sogni più lussuriosi, tornasse dopo sei anni per stare finalmente insieme, quale prezzo è disposto a pagare un marito e un padre?  Amare intensamente e abbandonare la tranquillità della famiglia, o sopravvivere giorno dopo giorno senza passione e complicità? Una decisione per molti difficile, ma non per Edo, che finalmente grazie alla freshezza di Daphne, capirà di aver vissuto un lungo sonno per anni e, come riemerso dal letargo, prenderà la decisione estrema. Ma non ha calcolato la dinamica dei corpi che gli orbitano intorno, e non importa se per raggiungere lo scopo dovrà calpestare i sentimenti della sua intera famiglia. Non si è soffermato sulle conseguenze che le sue decisioni avranno su chi gli sta intorno e lo ama in modi diversi. Un uomo fragile, insicuro e forse egoista. Tre donne molto diverse tra loro, che hanno tre diverse concezioni dello stesso uomo.
SOLO ANDATA non è un romanzo erotico, è un "gomitolo" di vite intrecciate, e se vogliamo duplici. Ci sono due uomini, due amanti e due donne "ufficiali" che il destino avvicina, intreccia e sfilaccia, fino all' epilogo di sola andata come la pioggia che cade dal cielo....
E' affascinante come la figura di Edoardo Orsini, risulti a tratti sbiadita rispetto alle tre donne che ruotano intorno ai suoi pensieri.  Una incarna la passione, una la famiglia, l'altra la nostalgica giovinezza....
Per contro, la figura di Daphne dona alla storia quell' intensità e spensieratezza tipiche dell'età, l'incontro con lo scrittore, sarà inizialmente fonte di curiosità a tratti quasi morbosa.... ma la esporrà inevitabilmente alle conseguenze delle scelte di un uomo egoista e vittima di sè stesso.
Una lettura davvero singolare, un' analisi psicologica che colpisce.
 
 
 
 
L'autrice
 
 
 
 
 
Annalisa De Simone nasce a L’Aquila, ventinove anni fa. Inizia la sua carriera artistica come coreografa. Da attrice si divide fra teatro e tv. Vive a Roma, dove si è laureata in Scienze Umanistiche. Ama Parigi d’inverno. Sola andata è il suo primo romanzo.